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parte del Laboratorio diretto dalla professores- ministrativi promossa da Accademia della Crusca
sa Robustelli: il prof. Vincenzo Gannuscio per la e Ittig-Cnr (2012); le Direttive per il rispetto del
lingua tedesca, la prof.ssa Silvia Modena per la genere nei testi dell’Amministrazione provinciale,
lingua francese e il prof. Valerio Nardoni per la lin- della Provincia autonoma di Bolzano (2012), che
gua spagnola. Il Laboratorio si avvale attualmente considerano anche il plurilinguismo ufficiale del
di una assegnista di ricerca, la dottoressa Chiara territorio e quindi il principio di equivalenza tra le
Urru. versioni italiana, tedesca e ladina; le Linee Guida
In tutte le lingue sopra citate le ricerche per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo
sull’uso del linguaggio non sessista e di ge- del Ministero dell’istruzione e della ricerca scienti-
nere nei testi amministrativi e giuridici si col- fica a cura di Cecilia Robustelli (2018).
locano nell’ambito degli studi sui metodi e sulle Come testimoniano le pubblicazioni, il linguag-
tecniche per il miglioramento della qualità gio di genere ha radici profonde e lontane, ma dal
formale e sostanziale degli atti adottati dalle ‘93 ad oggi cosa è cambiato, quanta strada è sta-
istituzioni pubbliche. ta percorsa e quanta ve ne è da percorrere?
Le scelte linguistiche incidono sulla chia- Lo abbiamo chiesto alla Prof.ssa Cecilia Ro-
rezza e sulla comprensibilità degli atti da bustelli, docente di Linguistica italiana a Unimo-
parte della collettività, con ricadute immedia- re: “Nei trent’anni che ci separano dalle prime
te sul più generale principio di chiarezza e indicazioni del Codice di Stile, pubblicato dalla
certezza del diritto, ma anche sull’espansione o Presidenza del Consiglio dei Ministri, per un “Uso
sulla compressione di altri diritti. non sessista e non discriminatorio della lingua”, la
Usi linguistici sessisti e non rispettosi dell’iden- consapevolezza che i testi destinati alla comuni-
tità di genere negli atti delle istituzioni pubbliche cazione pubblica possono essere redatti alla luce
possono ledere il diritto di uguaglianza e prima di queste indicazioni mantenendo tranquillamente
ancora il principio di non discriminazione. Oltre ai la leggibilità e la trasparenza testuale è certamen-
principi fondamentali che delimitano l’agire poli- te cresciuta fra il personale amministrativo e più
tico-istituzionale e in esso le attività connesse al in generale nell’opinione pubblica. Ma è ancora
procedimento di formazione degli atti giuridici, necessaria un’operazione di formazione sul lin-
nella specifica fase redazionale s’impongono re- guaggio amministrativo – un tema che illustro
gole ulteriori di redazione formale che sono sta- anche nel mio corso Lingua, linguaggio e gene-
te oggetto di pubblicazioni ufficiali da parte delle re del CdL in Lingue e Culture Europee – che
istituzioni centrali dello stato e di Centri di ricerca, oggi, anche in seguito alla circolazione di proposte
quali ad esempio il Codice di stile (1993) edito dal di modifiche e di innovazioni ad hoc, è diventata
Dipartimento della funzione pubblica della Presi- urgente. Il GLIC_D è impegnato su questo fron-
denza del Consiglio; le Linee guida dell’Ufficio di te anche attraverso la partecipazione al progetto
presidenza del parlamento europeo su La neutra- GE&PA - Gender Equality & Public Administration.
lità di genere nel Parlamento europeo (2008); le Percorsi di formazione per l’eguaglianza di genere
Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio nella Pubblica Amministrazione e nei territori co-
amministrativo (2012) di Cecilia Robustelli adotta- ordinato dalla Prof.ssa Tindara Addabbo”.
te fra le altre istituzioni dal Comune di Firenze, dal La prospettiva di ricerca adottata è caratte-
Comune e dalla provincia di Modena, dal Comune rizzata da un approccio nel quale convergono
di Parma; la Guida alla redazione degli atti am- discipline di ambiti diversi (linguistico, giuridico,
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