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Il restauro del Seminario vescovile di Reggio Emilia
ultimato anche grazie ai fondi del 5X1000
L’edificio completamente restaurato del Seminario vescovile di Reggio Emilia,
che ospita da quest’anno il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane
(DESU) e il Centro e-learning di Ateneo, rappresenta il “Terzo Polo Universita-
rio” reggiano (dopo la sede di Palazzo Dossetti e il Campus San Lazzaro) e costi-
tuisce un importante tassello entro la strategia edilizia di Unimore per il sessennio
2020-2025.
È l’esempio del recupero di una struttura nata per la formazione dei sacerdoti e
della sua trasformazione in polo universitario, in continuità con la destinazione
originaria a edificio dedicato alla crescita dei giovani.
L’importante lavoro di rigenerazione urbana è stato realizzato grazie all’impegno
del Comitato Reggio Città Universitaria, nato nel 2018 grazie al vescovo di
Reggio Emilia Monsignor Massimo Camisasca e formato da Diocesi, Comune,
Provincia, Camera di Commercio, Unindustria, Fondazione Manodori, diverse im-
prese del territorio e privati cittadini.
Un ulteriore importante contributo per l’allestimento degli spazi, che permette-
ranno di ospitare a regime 3mila studenti, è arrivato dai fondi raccolti da Uni-
more con le sottoscrizioni del 5x1000.
Il complesso del Seminario, inaugurato nel 1954, è un’opera di grande pregio
architettonico dell’architetto Enea Manfredini (1916-2008), protagonista assoluto
del movimento razionalista italiano e della ricostruzione postbellica della città di
Reggio Emilia.
L’architettura razionalista è caratterizzata dall’eliminazione degli apparati decora-
tivi, dalla semplificazione delle forme verso volumi puri, l’utilizzo di colori primari,
con dominante del bianco, e dall’uso di materiali moderni, come il cemento ar-
mato, il vetro e l’acciaio.
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