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Macchine, meccanica e matematica al Festivalfilosofia 2020 (18-20 settembre)
Mostra: Viaggio storico tra gli strumenti per la geometria
Il percorso inizia con la matematica greca che aveva come riferimento gli Elementi di Euclide
con i suoi strumenti, riga e compasso, e considera la meccanica separata dalla geometria:
le soluzioni di problemi ottenute per via meccanica, come la trisezione dell’angolo, non
rientrano nei canoni di razionalità della geometria.
Nel Quattrocento si fa strada la difesa delle arti meccaniche: la nascita della perspectiva
artificialis e lo sviluppo dei prospettografi ne sono un esempio.
Con Descartes cade la diffidenza per la meccanica: le curve tracciate con moto continuo
da meccanismi di vario tipo sono accettate nel discorso teorico. Le macchine sono intese
come strumento concettuale per classificare le curve. Si arriva infine alla teoria dei sistemi
articolati per tracciare curve e per le trasformazioni geometriche.
Mostra-laboratorio: Dai bastoncini di Nepero alla calcolatrice
La mostra-laboratorio propone un breve percorso sugli strumenti per il calcolo, che hanno
accompagnato lo sviluppo delle attività umane, per mostrare la progressiva automazione del
calcolo. I primi regoli per calcolare appaiono tra fine Cinquecento e inizio Seicento grazie
all’ingegno di Galilei e Nepero.
Le calcolatrici meccaniche iniziarono a diffondersi in Europa verso la seconda metà del
Seicento: Pascal mise a punto la Pascalina, che eseguiva addizioni e sottrazioni con il
cambio automatico utilizzando una serie di ruote dentate.
Seguirono presto macchine calcolatrici che eseguivano tutte le operazioni aritmetiche. E poi
così fino alle nostre calcolatrici e ai computer.
Sede: Modena, via Camatta 15.
Curatori: Michela Maschietto (MMLab), Marco Turrini (Associazione Macchine Matematiche)
Informazioni: www.mmlab.unimore.it
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