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generale gli stili di vita salubri, oltre a studi sugli effetti psicologici e non causati da
                      eventi traumatici quali il terremoto. Alcune indagini sono rivolte a favore della salute
                      delle donne gravide e dei neonati, utilizzando in aree disagiate del mondo strumenti
                      di telemedicina che consentono il controllo a distanza della loro salute.  Non meno
                      rilevanti le ricerche di strumenti per il contenimento dei rischi di incidenti durante
                      la guida su autoveicoli, attraverso il monitoraggio dello stato di attenzione con sistemi

                      multisensoriali, visione artificiale e apprendimento automatico.
                      Senza dimenticare i progetti di ricerca di ambito medico forense: si tratta di
                      studi che coniugano le metodiche di matrice istopatologica e immunoistochimica,
                      di tossicologia forense, di genetica forense, e di radiologia forense, i problemi della
                      casistica necroscopica medico-legale, con particolare riguardo alla diagnosi delle
                      cause di morte improvvisa, anche fetale e neonatale, alle problematiche connesse ai
                      casi di morte correlata all’uso di farmaci e sostanze d’abuso, alla diagnostica medico-
                      legale delle asfissie.
                      Di grande rilievo sono i progetti di ricerca sulla efficacia formativa: si tratta di studi

                      dedicati a fornire metodologie didattiche per  promuovere abilità comunicative-
                      relazionali,  di collaborazione  interprofessionale  e di  partnership  con il  paziente;
                      questi studi coinvolgono gli studenti iscritti ai corsi della facoltà medica, che nella loro
                      futura professione avranno un ruolo fondamentale per costruire un percorso di cura e
                      riabilitazione sempre più vicino ai pazienti. A questo percorso formativo, si aggiunge
                      il  progetto  EduCare  Unimore  che  prevede  attività  di formazione  e  ricerca  con  i
                      pazienti formatori, ovvero pazienti che educano altri pazienti e i loro famigliari al rispetto

                      dell’ambiente e della salute, e suggeriscono comportamenti adeguati anche in caso di
                      epidemie come quella in corso.
                      Il gruppo si avvale della  collaborazione di numerosi  istituti di ricerca  italiani
                      e internazionali  e riceve  finanziamenti competitivi da istituzioni nazionali
                      ed estere (quali i fondi europei dei programmi FP7 ed Horizon 2020, PRIN, Inail ex
                      Ispels,  COST, fondi regionali e locali), tra cui aziende private interessate a migliorare
                      la qualità dei loro prodotti a beneficio dei consumatori e prevenire i rischi di danni alla
                      salute anche a livello occupazionale.  I risultati delle ricerche sono significativi sia in
                      termini di impatto scientifico, come dimostrano le numerose e recenti pubblicazioni su

                      riviste quotate del settore, che per le ricadute pratiche, nel loro intento di individuare i
                      gruppi e i soggetti a maggior rischio e di suggerire le metodologie di prevenzione utili a
                      minimizzare la comparsa di malattie e promuovere il mantenimento dello stato di salute
                      della popolazione.















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