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l’adattarsi alle difficoltà che cambiano nel tempo,

                    Ricerca,  sviluppo  della  Ricerca  non  solo   la telemedicina come strumento integrativo della
                  nella didattica, ma anche Ricerca in ambito    relazione medico-paziente
                  clinico gestionale.                              Tra i partecipanti è risultato importante il tema

                    Negli ultimi anni si prospetta un incremento   di affrontare la solitudine mettendo in sicurezza
                  del divario tra i bisogni da gestire a domicilio e la   l’assistito: “un paziente cronico che vive da solo è
                  capacità dei sistemi sanitari di soddisfare queste   un paziente in pericolo” ritenendo addirittura che
                  esigenze.                                      “il paziente sta nella sua prigione per anni”.

                    Il coinvolgimento concreto dei diretti interessati   Per i pazienti, il ricorso alla telemedicina è

                  di questo processo, aggiunge quindi alle compe-  uno strumento utile: “penso per noi pazienti cro-
                  tenze dei ricercatori il punto di vista dei pazienti e   nici la telemedicina come ventaglio di possibilità
                  caregiver, permette di porre in fase di progettazio-  di comunicazione col proprio medico o con i me-
                  ne quesiti mirati e appropriati.               dici in generale, sia una cosa importante perché
                                                                 ti permette essere in contatto e in interazione con
                    Per questo motivo, il nostro Laboratorio Edu-  i curanti in qualsiasi momento” che può aiutare
                  Care sta conducendo uno  studio qualitativo    a snellire il processo se utilizzato per cose sem-
                  con focus group, basato su un approccio di     plici e ricorrenti “magari se io ho bisogno di una
                  Ricerca Azione Partecipativa insieme a pa-     richiesta di rinnovo di farmaci o cose del genere
                  zienti, caregiver e professionisti che assi-   con un messaggio Whatsapp chiedo quello che mi
                  stono queste persone (quindi con loro e non su   serve …”.

                  di loro): si tratta, più precisamente, di uno studio
                  per mappare i bisogni prioritari di pazienti e care-  I bisogni espressi da un Caregiver di un pazien-
                  giver nella gestione delle condizioni di cronicità e   te con demenza rimandano ai bisogni della ge-
                  disabilità a domicilio: una Ricerca Azione Parteci-  stione quotidiana di situazioni instabili, in continua
                  pativa (CE. 555/2023/OSS/UNIM), portata avanti   evoluzione: “credo che nel nostro caso il problema
                  in collaborazione con una borsa di ricerca del Dott.   principale siano i dubbi sulla interpretazione di
                  Matias Diaz Criscitelli (tutor Prof.ssa Carla Pa-  disturbi del comportamento, che a volte sono un
                  lumbo), Medici di Medicina Generale, e l’ASL di   campanello d’allarme per qualcos’altro che non
                  Modena.                                        va mentre altre volte no… Come comportarsi? A
                                                                 chi chiedere?...
                    Lo studio nasce con l’obiettivo di mappare i bi-

                  sogni di assistenza nella gestione dei problemi di
                  salute legati alla cronicità e disabilità. Permetterà   Medicina di genere: scoperta delle diffe-
                  successivamente di individuare le possibili azio-  renze per farle apprenderle.
                  ni e interventi a supporto dell’autogestione delle   Attraverso la conoscenza delle pazienti e delle
                  condizioni di cronicità e disabilità a domicilio, e di   caregiver, e del loro vissuto di malattia, si sta cer-
                  condividere quanto emerso con la popolazione e i   cando di studiare se esistono differenze di genere,
                  decisori politici, sanitari e no.
                                                                 ad esempio sulla percezione del malessere, del
                    Attualmente lo studio è in fase di codifica e ana-  disagio, dell’inadeguatezza, della fatica nell’adat-
                  lisi dei dati. Dalle prime analisi condotte stanno   tarsi al cambiamento, della non autosufficienza,

                  emergendo temi trasversali quali dover affrontare   del non sentirsi di peso, paura di non farcela, della
                  la solitudine per mettere in sicurezza l’assistito,   paura di morire.




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