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lizzate in particolare sul vocabolario, la grammati-
ca, il registro e lo stile del linguaggio accademico.

Sono stati presi in considerazione esempi di
scrittura accademica, come articoli, documenti di

ricerca e abstract e i partecipanti hanno avuto la
possibilità di interagire con i docenti.
La Spring School, della durata di una settimana,

ha visto il coinvolgimento di 20 studenti prove-
nienti da diversi percorsi universitari.

Il Prof. Federico Montanari, docente di Socio-
semiotica per il Dipartimento di Comunicazione
ed Economia e organizzatore del progetto insieme
alla Dott.ssa Giulia Conti, ha così commentato
l’esperienza: “L’organizzazione ha richiesto tre
mesi di lavoro in stretta collaborazione con i col-
leghi internazionali e, data la novità e la comples-
sità del programma, nulla sarebbe stato possibile

senza il nostro efficiente Ufficio Erasmus. Molti dei
partner non avevano mai nemmeno sentito par-
lare di questa nuova forma di mobilità breve ma
intensiva e Unimore si è dimostrata attenta e attiva
nel farsi promotrice di queste opportunità. Dato il
successo di questo primo BIP, il Dipartimento ne
organizzerà un secondo a fine maggio orientato al

miglioramento del public speaking.”
“Secondo la nostra prospettiva – hanno af-
fermato Francesca Di Giuseppe, Milena Do-

sijanoski, Chiara Lucchese, tre studentesse
Unimore coinvolte nel progetto – il BIP è stato
un’occasione importante per prendere dimesti-
chezza con la lingua inglese sia nella sua forma
orale, che in quella scritta. Il lavoro dei docenti e
la didattica sono stati impeccabili: le lezioni, carat-
terizzate da un approccio interattivo e dialogico,

si sono rivelate particolarmente coinvolgenti. Non
solo, il programma intensivo si è rivelato ancor più
stimolante grazie alla presenza di studenti prove-
nienti da diverse università europee, elemento che
ha costituito un importante momento di scambio
e arricchimento reciproco, non solo dal punto di
vista linguistico ma anche da quello umano.”

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