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Una nuova graphic novel, dedicata a Mary Shelley, frutto di un progetto di
public engagement
È dedicato a Mary Shelley (1797-1851), autrice del celeberrimo romanzo
Frankenstein, o il moderno Prometeo (1818), la nuova graphic novel Vita e
visioni. Mary Shelley e noi frutto della convenzione tra Centro documentazione
donna di Modena e CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni
e vulnerabilità.
L’intento del volume, pubblicato in occasione dell’8 marzo, “Giornata internazionale
per i diritti della donna”, è quello di illustrare intuizioni e “visioni” di una figura
femminile particolarmente originale quale è stata Mary Shelley, mediante
una prospettiva di genere.
La pubblicazione del volume su Shelley segue, esattamente un anno dopo, quella
dedicata alla rivoluzionaria francese Olympe de Gouges presso lo stesso editore
Mucchi: La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi.
La graphic novel, in entrambi i casi, è opera della fumettista Claudia Leonardi
ed è stata realizzata grazie al progetto di Progetto di Public Engagement 2022:
La graphic novel per promuovere l’eguaglianza di genere, la tutela dei diritti e la
cultura delle parità.
Il nome di Mary Shelley è indissolubilmente associato a quello del suo primo e più
celebre romanzo Frankenstein che scrive, poco più che diciannovenne, nel 1816.
Il romanzo, oggi considerato come il «capostipite» del genere della fantascienza,
è di certo un capolavoro ma la fama che il testo ha acquisito nel tempo, grazie alle
numerosissime edizioni e traduzioni, ha finito per oscurare altri scritti di Shelley
indubbiamente interessanti e altrettanto degni di attenzione, facendoli letteralmente
cadere nell’oblio: da Valperga (1823) a Mathilda (pubblicato postumo solamente
nel 1959), da The Last Man (1826) ai suoi ultimi due romanzi, Lodore e Falkner
(dati alle stampe, rispettivamente, nel 1835 e nel 1837).
L’intento dell’opera è quello di “allargare lo sguardo” ed esaminare temi quali
l’esperienza della maternità e il trauma della perdita, il “mito della bellezza” e
l’alterità del “mostruoso”, le forme della cultura patriarcale, il rapporto con la
scienza e la prefigurazione di mondi inediti, e – con riferimento alla dimensione
istituzionale – la scelta di campo repubblicana e la possibilità di un modo differente
di praticare le relazioni e di concepire il rapporto con il potere e, ancora, l’impatto
delle traduzioni sul modo di creare e tramandare la fortuna di una scrittrice.
Il volume si compone di una nota biografica, di una narrazione appunto in forma
di graphic novel – realizzata, come accennato, da Claudia Leonardi – di alcuni
aspetti rilevanti della vita e della attività letteraria, nonché di dieci “parole-chiave”
che mettono a fuoco, ricavandole in particolare da una selezione degli scritti di
Mary Shelley, una serie di questioni-chiave che da essa emergono.
Tra queste quella della Dott.ssa Silvia Bartoli, responsabile dell’Archivio storico-
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