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sono strettamente dipendenti da quest’ultimo e tura di sistema si complica significativamente, e
prevedono la trasmissione di messaggi di safety prevede il coinvolgimento delle unità a bordo
con cui l’utente pubblicizza la propria posizione strada e di quei veicoli che, connessi e ade-
e dinamica corrente; l’enfasi è posta sull’accura- guatamente equipaggiati con sensori (vide-
tezza della stima, su come questa possa essere ocamere, radar e lidar) e unità di controllo
migliorata con accorgimenti a bassa complessità su cui sia possibile impiegare reti neurali di
computazionale e sul carico che i messaggi gene- tipo generativo, eseguono la stima della traiet-
rano sul canale radio. toria a partire dai dati collezionati localmente dal
singolo veicolo e successivamente aggregati.
“L’obiettivo ultimo – commenta la Prof.ssa Me-
rani - consiste nel proporre e validare algoritmi “In questo scenario, le diverse soluzioni propo-
di generazione dei messaggi di safety che con- ste si differenziano per la modalità con cui i dati
sentano ai veicoli di individuare la posizione cor- raccolti per l’allenamento delle reti neurali vengo-
rente e la traiettoria futura dell’utente vulnerabile no condivisi, attraverso un approccio centralizzato
con accuratezza e con anticipo rispetto a quanto oppure federato – prosegue la Prof.ssa Merani -.
consentito dalla normale visibilità stradale, così da La validazione delle diverse architetture propo-
aumentare il margine temporale a disposizione del ste implica sia l’utilizzo di metriche per la stima
guidatore o dell’auto a guida autonoma per preve- dell’accuratezza conseguita nella costruzione
nire lo scontro”. della traiettoria, sia la determinazione di figure di
merito connesse alla latenza introdotta ed al costo
Nel secondo contesto di indagine, l’architet-
di comunicazione”.
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