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Dal frazionamento della larva si ricavano   mai sparire del tutto.
                proteine,  lipidi e  chitina. Quest’ultima  presenta   “Questi minuscoli pezzetti di plastica, visibili
                interessanti impieghi: dopo essere stata utilizzata   in sospensione anche in un mare apparentemente
                a lungo dall’industria delle bevande, oggi, grazie   pulito, non sono che un aspetto del problema, che

                alla sua biocompatibilità, biodegradabilità e non   almeno possiamo vedere a occhio nudo. Ma ci
                tossicità, apre significative prospettive in campo   sono anche le microplastiche - avverte Antonel-
                biomedicale e in svariati altri settori. I grassi rica-  li - che misurano un millesimo di millimetro e le
                vati dalle larve possono essere invece impiegati   nanoplastiche, un milionesimo di millimetro, che
                per produrre energia o biodiesel e le proteine per   entrano nella catena alimentare. Oltre agli animali
                produrre mangimi, bioplastiche, colle e così via.   filtratori come i mitili, che filtrano e la accumula-

                    Colleghi e colleghe d’Oltralpe aiuteranno il   no nei propri tessuti, sono state osservate anche
                gruppo di ricerca di Unimore a verificare la pre-  all’interno del plancton. Siamo quindi di fronte uno
                senza o meno di pericolo chimico, cioè la pre-  scenario assolutamente imprevisto ed imprevedi-
                senza di sostanze tossiche nelle larve.        bile”.

                    Uno degli impieghi più interessanti e attua-   Porre un argine al degrado ambientale è l’o-
                le resta quello della produzione di polimeri, una   biettivo di fondo dei progetti di questo tipo che
                risposta all’allarmante consumo e indiscrimina-  caratterizzano Unimore come uno dei centri più

                to utilizzo di prodotti di plastica, in particolare di   vivaci nel contrasto al cambiamento climatico e
                quelli usa e getta. Questa, se non raccolta e tratta-  nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità
                ta opportunamente, magari in impianti di riciclag-  fissati dalle autorità internazionali.
                gio, tende ad accumularsi nella biosfera senza che
                esistano meccanismi naturali di biodegradazione.
                Si assiste, tra l’altro, allora alla progressiva ridu-
                zione delle dimensioni di questi materiali senza




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