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Packtin, uno spin off universitario esempio di economia circolare
Il recupero di scarti alimentari, se coniugato ad un lavoro di ricerca che ne valorizza il riutilizzo
con modalità innovative, diventa anche uno strumento virtuoso di crescita economica.
È il caso di Packtin, lo spin off universitario nato nel 2017 per mettere a frutto anni di ricerche
sulla valorizzazione degli scarti delle filiere agro- alimentari e sul bio-based packaging.
L’idea imprenditoriale di Packtin è proprio quella di incorporare questi due settori in una filiera
economica circolare: rifiuto - materia prima - prodotto di consumo ecosostenibile.
L’azienda, a seconda del tipo di scarto in oggetto, ottiene fibre solubili ed insolubili (come
cellulose, amidi, emicellulose, pectine) e composti attivi come oligosaccaridi, fenoli e vitamine,
grassi e oli essenziali, che riutilizza per la produzione di prodotti utili in diverse fasi della filiera
produttiva.
Tra i prodotti a marchio Packtin vi sono coating per migliorare la vita post-raccolta di frutti
climaterici, soluzioni per potenziare la shelf-life dei prodotti pronti al consumo e ingredienti
nutrizionali da aggiungere alle carni macinate e alle paste ripiene che svolgono anche un ruolo
nel mantenimento della loro sicurezza, genuinità e qualità.
Lo spin off è arrivato a produrre anche una bio-pellicola estensibile per impacchettare
frutta e carne con ottime proprietà sia meccaniche sia di barriera, in grado di sfidare
concretamente le plastiche tradizionali. Un altro tassello nel percorso virtuoso di recupero di
materiali che altrimenti andrebbero perduti e che invece sono reimmessi nel ciclo produttivo.
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