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re al normale rimaneggiamento osseo, una volta
raggiunta la taglia definitiva, tutti gli osteociti degli
OS vanno massivamente in apoptosi (Palumbo et
al., 2012). Ciò rende gli OS materiali naturalmente
decellularizzati, ed è stato dimostrato che essi non
inducono reazione immune avversa (se trapianta-
ti in animali non immunodepressi) e promuovo-
no sia angiogenesi che osteogenesi (Checchi et
al., 2020). Pertanto, si era previsto inizialmente
di ospitarli in apposite fessure all’interno di scaf-
fold 3D, da inserire in lesioni ossee critiche, per
scatenare nell’ospite una reazione angiogenica ed
osteogenica. In seguito, si è osservato che derivati
del brevetto-OS possono essere più efficaci allo
scopo ed è stato depositato un marchio d’impre-
sa, Pal-OS (gennaio 2022): ad esempio, è possi-
bile stampare in 3D biomateriali gelatinosi, come
gli hydrogel, che includono polvere di OS (Pal-OS
powder). In tal modo, si ottimizza l’influsso angio/
osteo-induttivo degli OS sull’osso ospite. È proprio
questo lo stadio di sperimentazione in cui l’attuale
progetto ASA si trova.
“L’utilizzo del modello CAM – dichiara la Prof.
ssa Palumbo -, congiuntamente al deposito di
brevettazione degli Ossicini (OS) e al marchio
d’impresa Pal-OS, evidenziano come dalla ricer-
ca di base possano emergere idee a significato
traslazionale, che, se opportunamente finanziate e
sviluppate, possono portare a ricadute sul territo-
rio. Per questo motivo sono grata alla FOMO che
ha finanziato, fra gli altri, il progetto ASA”.
Una volta verificato l’effetto dell’impianto di bio-
scaffold-3D (contenenti Pal-OS powder) su CAM,
soprattutto in termini di risposta vascolare, si pro-
cederà con l’utilizzo di CAM per verificare l’effetto
di sostanze/farmaci antivirali/tumorali.
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