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pratiche didattiche nuove, in molti casi con diffi- scuole del territorio modenese e reggiano.
coltà, diffidenze e riserve. Le tecnologie hanno for- La finalità del progetto è quella di offrire a isti-
nito supporti e risposte, ma è mancato il tempo di tuzioni, associazioni e scuole strumenti operativi
una riflessione approfondita sul rapporto tra spe- per l’insegnamento delle principali tappe verso
cifiche esigenze e bisogni educativi (differenziati), la parità di genere in Italia.
potenzialità tecnologiche, metodi didattici efficaci,
metodologie di valutazione e adeguato supporto Si tratta di nozioni che rientrano nelle compe-
tecnico-didattico. tenze chiave per l’apprendimento permanente (cfr.
Raccomandazione 2006/962/CE) e che riguarda-
Peraltro, è indubbio che l’impatto dell’emer- no, in particolare, l’asse sociale e civico ovvero la
genza è stato particolarmente gravoso per le fa- promozione della cittadinanza attiva, l’inclusione
miglie con figli in età scolare, se si pensa che il sociale, l’occupazione (cfr. 2006/692/CE-Allega-
33,8% dei nuclei familiari non possiede compu- to).
ter o tablet domestici, e che oltre un quarto della
popolazione italiana vive in condizioni di sovraffol- Più nel dettaglio, le sei video-lezioni sono state
lamento abitativo (una quota che sale al 41,9% dedicate a: il cammino verso la Costituzione Re-
tra i minori). Inoltre, due adolescenti su tre hanno pubblicana, dall’Unità d’Italia al 1948 (in collabo-
competenze digitali basse o di base (fonte Istat, razione con il Centro Documentazione Donna di
https://www.istat.it/it/ archivio/240949). Modena, a cura della Dr.ssa Natascia Corsini); la
questione dell’accesso alle professioni, tra gli anni
Tali condizioni di povertà educativa si somma- ’60 e ‘70 (Prof. Thomas Casadei, CRID-Unimo-
no alle difficoltà, ancora vigenti, di docenti e diri- re); la riforma del diritto di famiglia e i cambiamen-
genti scolastici, legate all’obsolescenza della loro ti degli anni ‘70 (Dr.ssa Chiara Angiolini, Univ. di
formazione nella realtà che cambia. In tempo di Trento); il Codice penale e l’abolizione del delitto
pandemia, tutti questi fattori rischiano di inasprire d’onore (Dr.ssa Serena Vantin, CRID-Unimore);
irrimediabilmente i già profondi divari di genere, la Convenzione di Istanbul e le fonti internazionali
ma anche socio-economici, generazionali, infor- (Dr.ssa Serena Vantin, CRID-Unimore); il lavoro
mazionali tra studenti e studentesse. di cura all’epoca della pandemia (Dr.ssa Chiara
Un altro progetto promosso dal CRID, e segna- Magneschi, Univ. di Pisa).
tamente dal Laboratorio “Discriminazioni e Vulne- “Il percorso – spiega la Dr.ssa Serena Vantin,
rabilità” è stato costituito dal progetto FAR Public coordinatrice di questo progetto – è stato propo-
engagement “Pillole di parità. Itinerari dell’e- sto, mediante specifici Seminari formativi, in alcu-
guaglianza di genere nell’ordinamento giuri- ne scuole del territorio come il Liceo Classico Mu-
dico italiano dall’Unità d’Italia al Covid-19”. ratori-San Carlo di Modena e il Liceo delle Scienze
Nell’ambito del Progetto, sono state realizzati Umane “C. Sigonio” di Modena.
sei brevi filmati divulgativi (cd. “pillole di parità”) L’alto gradimento e l’entusiasmo manifestato
volti ad illustrare alcune “tappe” della parità di ge- da studenti e insegnanti rispetto a questi temi mo-
nere nell’ordinamento giuridico italiano. stra che le questioni della parità restano centrali
I filmati – reperibili al link www.crid.unimore. di generazione in generazione, e rappresentano
it/site/home/progetti/percorsi-della-parita/pillo- un asse di impegno al quale nessuna istituzione
le-di-parita.html – sono stati utilizzati come stru- formativa può sottrarsi: dai mondi della scuola
menti di didattica innovativa nel corso di Labora- all’Università”.
tori, progetti e attività di orientamento con varie
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