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della produzione di rivestimenti tramite tecniche galvanici e ceneri volanti degli inceneritori urbani,
di termospruzzatura, della caratterizzazione fisica ecc).
e funzionale dei rivestimenti stessi, e abbinerà allo Per quanto riguarda l’approccio metodologico,
sviluppo sperimentale anche metodi di simulazio- le attività specifiche sono descritte in 5 unità: se-
ne numerica ad elementi finiti per la progettazione lezione, caratterizzazione e preparazione di acque
delle architetture di rivestimento, con l’obietti- reflue/fanghi/solidi di interesse industriale da iner-
vo finale di ottenere un prototipo di componente tizzare; progettazione e preparazione di diverse
SiC(f)/SiC rivestito con le soluzioni sviluppate nel formulazioni di geopolimeri a partire da metaca-
progetto.
olino con aggiunta di reagenti dedicati in combi-
I metalli se in alcuni casi possono essere una nazione con l’attivatore alcalino; caratterizzazione
grande risorsa, possono talvolta rappresentare del prodotto finale dal punto di vista strutturale e
anche un problema, soprattutto per l’ambiente, ambientale; ottimizzazione delle formulazioni più
come nel caso dei cationi di metalli pesanti. Una performanti in termini di riduzione del costo delle
soluzione a tal proposito viene offerta dalle tec- materie prime e massimizzazione del contenuto
nologie di incapsulamento che utilizzano processi di rifiuti; caratterizzazione chimica avanzata del
di stabilizzazione/solidificazione (S/S). Tra questi, meccanismo di incapsulamento di cationi e anioni
quelli a base di cemento o materiali inorganici si- nelle formulazioni ottimizzate.
mili alla zeolite sono riconosciuti come i più econo- I risultati del progetto saranno l’individuazione
mici e semplici in termini di numero di operazioni.
di una matrice idonea all’immobilizzazione degli
La cementificazione di rifiuti contenenti metal- inquinanti in termini di stabilità a lungo termine, la
li pesanti soffre di alcune limitazioni dovute alla preparazione di prototipi basati su metacaolino e
compresenza di anioni, come i cloruri, e al pos- fonti di alluminosilicato a basso costo, schede tec-
sibile eccesso di acqua e/o di sostanze organi- niche riportanti le proprietà dei materiali preparati.
che e oleose. Nel corso degli anni si è notato che Dai metalli pesanti si passa a nuovi materiali
quando la tecnica S/S viene effettuata ad alte edili ecosostenibili, ispirati alle costruzioni antiche,
temperature alcune specie volatili vengono perse. con il progetto coordinato dal Prof. Angelo Mar-
Pertanto, sono preferibili approcci a bassa tem- cello Tarantino con la collaborazione del Prof.
peratura, come l’incapsulamento in geopolimeri. I Stefano Vidoli di Uniroma1.
processi a bassa temperatura hanno il vantaggio
di sfruttare il contenuto di acqua dei rifiuti liquidi La terra cruda è il più antico materiale da co-
stessi, rendendo questa tecnologia un esempio struzione. Si tratta di un composto di argilla e
del principio “zero water use”. inerti naturali, lasciato semplicemente ad essicca-
re all’aria, senza bisogno di cottura, che richiede
Il progetto, che ha come PI la Prof.ssa Isabella poco consumo di energia e regala forme e su-
Lancellotti con il supporto della Prof.ssa Cristi- perfici con qualità cromatiche, tattili e funzionali
na Leonelli, propone un approccio innovati- uniche, che ne fanno un materiale naturale per
vo di immobilizzazione diretta di cationi e eccellenza.
anioni in materiali attivati con alcali (geopolimeri)
aggiungendo un ambiente riducente e/o chelante I reperti archeologici più antichi sono dei mat-
(FeSO4, chitosano, idrossiapatite) utilizzando rifiuti toni di fango trovati a Gerico, risalenti al Neolitico
sia reali sia simulati di interesse industriale (acque pre-ceramico (8000 a.C.) e delle case di mattoni
reflue dell’industria conciaria, fanghi dei processi crudi scoperte nel Turkestan russo (8000-6000
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