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tere alla prova. Penso che sia anche bello farlo in parla di un rapporto degli uomini con la terra e gli
gruppo, in modo collaborativo. L’attività di tradut- elementi naturali molto diverso dall’idea comune,
tore editoriale richiede poi una particolare atten- occidentale, antropocentrico della natura. Si tratta
zione non solo agli aspetti strettamente linguistici. di un legame trascendentale, quasi magico, oli-
È necessario aprirsi anche ad altri ambiti del sa- stico.
pere. Nel leggerla sembra quasi di riuscire a visua-
Non appena ho letto la poesia, mi sono docu- lizzare la forza e i movimenti di alcuni passaggi e
mentata sull’autrice Linda Hogan e ho letto alcune allo stesso tempo rimane il desiderio di scoprire
informazioni riguardanti la sua vita, la sua ideo- certi segreti che sono solo indicati in modo allusi-
logia e il suo stile per poter comprendere meglio vo, come se la poesia non volesse spiegare tutto o
il testo di partenza e adottare strategie traduttive ridurre tutto a un discorso razionale esplicito, ma
adeguate. Leggendo del suo legame con la comu- lasciasse di proposito alcuni spazi da colmare con
nità dei nativi americani sono riuscita a compren- la propria immaginazione”.
dere meglio il senso della sua poesia, “Map”, che
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