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Oltre al nucleo, anche i mitocondri contengono un proprio ge-
                noma. Il DNA rilasciato sia dal nucleo (nDNA) che dai mitocondri
                (mtDNA) di cellule danneggiate o da globuli bianchi attivati è
                rilevabile nella maggior parte dei fluidi corporei, incluso

                il plasma. Alcune condizioni patologiche sono caratterizzate da
                elevati livelli di DNA circolante. Ad esempio, i livelli di mtDNA
                circolante nel plasma sono particolarmente elevati in seguito
                a traumi, nelle malattie infiammatorie, così come nella sepsi.
                I traumi cerebrali ripetuti, seppur lievi, potrebbero contribuire
                ad un aumento del DNA in circolo nel sistema nervoso centrale
                contribuendo, almeno in parte, all’infiammazione sistemica e/o

                neurologica associata a danno neurologico.
                  L’obiettivo principale di questo progetto è di identifi-
                care un’associazione tra il rilascio di DNA libero circo-

                lante e il danno cerebrale indotto da ripetuti colpi alla testa
                come nel caso del pugilato. Stabilire una correlazione tra il rila-
                scio di DNA libero circolante, il numero di colpi ricevuti, il danno
                cerebrale e l’assetto infiammatorio sistemico porterà ad identi-
                ficare un marker precoce di danno cerebrale che potrebbe
                prevenire l’insorgenza di patologie neurodegenerative
                legate a certi sport da contatto. Parallelamente, la stessa as-

                sociazione sarà valutata su un modello sperimentale di trauma
                cranico che permetterà anche in futuro di proseguire la linea di
                ricerca approfondendo lo studio sui meccanismi di rilascio, un
                aspetto ad oggi ancora non noto.

                  Il progetto prevede l’arruolamento di 10 pugili dilettanti
                che si sfideranno in 3 incontri a distanza di una settimana e a
                cui saranno monitorati, prima e dopo ogni incontro, i livelli di
                DNA circolante e altri marker di infiammazione e danno cerebrale. Il reclutamento dei pugili da parte del Dott.
                Gustavo Savino, Direttore del Servizio di Medicina dello Sport dell’AUSL di Modena, è tutt’ora in corso e si avvale
                della preziosissima collaborazione della Società sportiva dilettantistica “Boxe Academy Sassuolo”.

                  “L’importanza della collaborazione scientifica tra Medicina dello Sport (ASL di Modena) e Unimore – commenta
                il Dott. Savino - risiede anche negli incontri di divulgazione scientifica legati al progetto, mirati alla prevenzione e
                promozione della salute indirizzati proprio alle Società sportive del territorio”.

                  “Ringrazio l’Ateneo per aver dato a me e alla Prof.ssa Curia, co-proponente del progetto, la possibilità di con-

                durre questa ricerca – commenta la Prof.ssa Milena Nasi, coordinatrice della ricerca -. Sono convinta che questo
                progetto ci permetterà di avviare una nuova linea di ricerca in ambito medico/sportivo e ci permetterà di integrare
                le nostre competenze e conoscenze. Inoltre, la presenza di una giovane ricercatore, Dott.ssa Mara Malerba, ar-
                ruolata per questo studio, determinerà a cascata un impulso alla ricerca scientifica in questo nuovo ambito, il cui
                valore aggiunto risiede nell’attivazione nell’anno accademico 2022/2023 del nuovo Corso di laurea Magistrale
                Unimore “Salute e Sport” in scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate”.




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