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Un progetto multidisciplinare per il trattamento del

        Glioblastoma Multiforme

















                  NIT: a multidisciplinary project for the treatment of Glioblastoma Multiforme


                  The NIT (Nano-immuno Targeting for the treatment of Glioblastoma Multiforme) project is a multidisciplinary
                  research coordinated by the group of Professor Massimo Dominici with Chiara Chiavelli and aims to test
                  new nanocomposite biomaterials to convey drugs and facilitate the effectiveness of immuno-active cells
                  within the tumour o, potentially, of the operating crater after surgery. The injectable biomaterials will be
                  based on polymer nanoparticles that can reach the brain and selectively target cancer cells by releasing
                  first-line anticancer drugs for GBM. In addition, the combination of materials and anticancer cells, such as
                  lymphocytes, will allow testing how a new treatment platform for GBM can be created thanks to increased
                  bioavailability of cells and, therefore, better anti-GBM targeting. The project is developed thanks to a strong
                  interaction between expert groups in nanomedicine, physiology, neurosurgery and cellular therapies in on-
                  cology. Thanks to NIT it will be possible to test new multi-modal strategies for the treatment of GBM, giving
                  new possibilities for treating patients suffering from a still lethal tumour.












                        l progetto NIT - Nano-immuno Targe-    venza e nella qualità della vita per i pazienti affetti
                        ting per il trattamento del Gliobla-   da GBM, c’è ancora bisogno di miglioramenti. La
                        stoma Multiforme, è una ricerca mul-   capacità infiltrativa del GBM rende difficile in molti

                        tidisciplinare coordinata dal gruppo del   casi la resezione chirurgica; inoltre, la chemiote-
                  IProf. Massimo Dominici con la Dr.ssa        rapia e l’irradiazione possono essere non curative
                Chiara Chiavelli e prevede la partecipazione dei   di fronte a progressione o recidiva del tumore con
                gruppi coordinati dal Prof.  Giuseppe Biagini,   una sopravvivenza media non accettabile.
                dalla Prof.ssa Maria Angela Vandelli e dal Prof.   Il progetto vuole  testare nuovi biomateria-
                Giovanni Tosi accanto al team dei neurochirurghi   li nanocompositi per convogliare farmaci e
                con i Proff. Giacomo Pavesi e Daniele Iacca-   facilitare l’efficacia di cellule immuno-attive

                rino.
                                                               all’interno del tumore o, potenzialmente, del
                  Il glioblastoma multiforme (GBM) è tuttora il tu-  cratere operatorio dopo la chirurgia. I biomateriali
                more cerebrale gliale primitivo più maligno e fre-  iniettabili saranno basati su nanoparticelle po-

                quente. Sebbene ci siano progressi nella sopravvi-  limeriche in grado di raggiungere il cervello



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