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mici (come dei registri educativi extra-scolastici) e   dell’educazione (permanente) degli adulti e in età
                richiede una progettualità consapevole dell’edu-  adulta come prospettiva tipicamente pedagogica
                care insegnando, rendendo necessaria la scelta   e a carattere “meta”,  ovvero un fattore insieme
                responsabile e la coerenza tra il fine e il mezzo   culturale-professionale-esistenziale da perseguire

                (non neutrale) dell’educazione.                emancipandosi, in senso etico, dall’esasperazione
                                                               del conflitto economico e sociale.

                Chi. Le figure professionali

                    Il contributo accademico nella formazione   In conclusione
                delle figure a valenza pedagogica dovrà tutelare   Sul piano politico, accademico, scolastico
                (nell’adattamento della didattica a distanza) e pri-  ed extrascolastico dunque tipicamente pedago-
                vilegiare nella trasposizione e nella generazione   gico-didattico, a livello conoscitivo e progettuale,
                lo sviluppo di competenze  investigative, didatti-  sono necessarie una visione e una azione di siste-

                che e professionali di tipo teorico (cosa “sapere”),   ma; occorre investire: sulla legislazione e le indi-
                operativo (cosa “saper-fare”), interazionale (come   cazioni programmatiche relativamente agli ambiti
                “saper-stare” con gli altri), deontologico (come   sanitari e sociali, abitativi e lavorativi ma anche
                valorizzare la “singolarità” del soggetto-persona).   educativi (peraltro definendo responsabilmente
                Se l’Università trova senso e incisività nella ricor-  quanto deve essere pubblico e ciò che può es-
                sività fra Ricerca-Didattica-Terza Missione, il no-  sere privato, tenuto conto dell’impossibilità della
                stro lavoro diventa possibile soltanto continuando   fruizione a fronte di fattori economici, logistici e
                a impegnarci: a) nella collegialità del CdS e dei   culturali); sul lavoro di rete e il sistema formativo
                suoi gruppi, caratterizzati da differenti e pari ruoli   integrato (nella continuità sinergica e strategica

                e funzioni, tanto da corrispondere alla documen-  e nel riconoscimento dello specifico formativo di
                tazione delle attività in campo e a vantaggio della   agenzie e attori; su bandi di ricerca e azione di
                ricerca, della progettazione e revisione costante   tipo cooperativo e non competitivo); sull’analisi e
                della didattica, del contributo nello scambio con   la messa a punto di setting e/o curricoli educa-
                le agenzie e gli attori culturali e sociali dei territori,   tivi (caratterizzati da significativi e validi processi
                secondo un impianto di ricerca-azione-formazio-  e pratiche di istruzione/alfabetizzazione e di edu-
                ne da coltivare anche e proprio nel curricolo degli   cazione/socializzazione con figure educative e tra

                studenti  e  delle  studentesse;  b)  con  le  figure  a   pari).
                valenza pedagogica e didattica in servizio, attra-
                verso il tirocinio a distanza e ricerche funzionali a
                progetti di settore.

                    Soprattutto in questa emergenza, per l’u-
                niversità - muovendo dal quesito: chi, a cosa e
                come concorre alla formazione di colui/colei che
                educa per professione, consapevole del suo ruolo
                nell’organizzazione della cultura in funzione del
                benessere  individuale  e di  comunità  - si  tratta

                di  assumere  l’Educazione  degli Adulti  sul  piano








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