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gia del Policlinico, diretta dal professor Mario più forte in questo momento nel quale la polmoni-
Luppi (SMECHIMAI), che riguarda l’impatto della te da COVID-19 rappresenta un modello clinico di
patologia da SARS-Cov2 sul sistema emostati- insufficienza respiratoria acuta passibile di questo
co. La profonda alterazione dei meccanismi trattamento con ventilazione meccanica forzata.
emostatici determina uno stato di ipercoagula- Se i risultati verranno confermati, il test sullo sfor-
bilità che può condizionare negativamente la pro- zo respiratorio consentirà di decidere in anticipo
gnosi di questi pazienti, e danneggiare anche altri quando intervenire con un respiratore invasivo.
organi. Le osservazioni emerse fino ad ora, per Nella attività plurale dei ricercatori e ricer-
quanto promettenti, sono ancora preliminari per catrici e dei docenti e delle docenti di Unimore,
poter giustificare l’uso dei farmaci anticoagulanti che su questa patologia così come su tante al-
al di fuori delle indicazioni e dei dosaggi registrati. tre da sempre lavorano in sinergia con i clinici
Muove in questa direzione di miglioramento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Mode-
delle terapie uno studio recentemente pubblicato na, si collocano le ricerche del professor Andrea
dal professor Enrico Clini sul fronte della ventila- Cossarizza (SMECHIMAI), docente di Patologia
zione meccanica non invasiva. Generale, noto immunologi in campo interna-
Lo studio, iniziato un anno fa su pazienti zionale, che ha fornito importanti dati scientifici
bronchitici cronici, evidenzia come la ventilazio- sulle modificazioni del sistema immunitario
ne meccanica non invasiva (NIV) quando viene indotte dal SARS-CoV-2. Il professor Cossarizza
applicata in corso di insufficienza respiratoria ha descritto nei dettagli la diversa distribuzione
acuta di nuova insorgenza risulta essere molto dei principali tipi di linfociti presenti nel sangue
meno efficace e sicura. Lo sforzo respiratorio, dei pazienti ricoverati al Policlinico di Modena. Il
che è stato misurato sotto forma di pressione lavoro riporta che, come accade in altre infezio-
esofagea, rappresenta un indicatore più affidabile ni acute virali, la frequenza nei pazienti con CO-
rispetto ad altri parametri ed al suo aumento dimi- VID-19 di cellule che esercitano funzioni differenti
nuisce l’efficacia della NIV. Le implicazioni cliniche e producono più molecole contemporaneamente
di questo studio, condotto come primo autore dal- all’interno delle famiglie dei linfociti helper o cito-
lo pneumologo, dottorando di ricerca di Unimore, tossici – le principali cellule responsabili della ri-
dottor Roberto Tonelli, hanno un valore ancora sposta immunitaria acquisita - è molto diversa da
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