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Testimonianze
Knowledge broker, sviluppatori/trici - facilitatori/trici della ricerca, più generalmente per-
sonale tecnico-amministrativo. Molti nomi per significare il lavoro di supporto alla ricerca,
che richiede competenze trasversali. Si guadagnano con l’esperienza, l’interesse, e a
volte con un PhD.
Abbiamo raccolto alcune riflessioni di colleghe che, dopo il dottorato, si sono specia-
lizzate nell’accompagnare ricercatrici e ricercatori dell’Ateneo nella presentazione e ge-
stione di progetti nazionali e internazionali, così come a portare i loro risultati sul mercato
e anche a diventare impresa.
Esplorare nuove strade
Le discipline scientifiche mi hanno sempre affascinato. Come tante giovani collezionavo
fossili, divoravo libri scientifici, capendo poco o nulla realmente, e immaginavo un futuro
da scienziata sul campo. Dopo la laurea in scienze biologiche è stato “normale” tentare
il concorso per ottenere il PhD. Il giorno della pubblicazione del risultato ero al massimo
della gioia: il mio sogno si stava realizzando, avrei fatto ricerca. Ho lavorato alacremente
per quasi 4 anni e finalmente, in un’aula polverosa della Sapienza, ho ottenuto il titolo:
PhD in Animal Biology.
L’esperienza maturata in quasi dieci anni di ricerca universitaria in campo biologico mi ha
consentito di arricchire la visione della gestione della ricerca da una più ampia prospet-
tiva. Infatti ho avuto esperienza delle problematiche della ricerca sia dal punto di vista
della ricercatrice sia dal punto di vista della gestione amministrativa.
Questa esperienza si avvicina alla figura del manager scientifico di scuola anglosassone,
che abbina conoscenze scientifiche e gestionali nel condurre progetti.
Dal 2000 ho poi svolto attività all’interno dell’Ufficio ricerca nazionale e internazionale
di Ateneo, struttura alla cui creazione ho contribuito fattivamente: prima non esisteva in
Ateneo.
Da oltre 5 anni coordino la Direzione ricerca, trasferimento tecnologico e terza missione
e mi piace tantissimo il mio lavoro, sempre memore di un percorso dottorale che apre
la mente, aiuta a cercare soluzioni originali, a non fermarsi davanti ad un insuccesso e a
esplorare nuove strade.
Dottorato al lavoro!
Il dottorato mi ha dato la possibilità di accrescere le competenze nell’ambito del lavoro
che già svolgevo, e tuttora svolgo, ormai da anni. Dopo avere collaborato con il MIUR
nell’ambito dei finanziamenti alle Università per la ricerca, sono approdata a Unimore,
alla Direzione Ricerca, nel 2010 e ho conseguito il PhD in Storia dell’Europa nel 2014. Ti-
tolo della tesi: “Università e ricerca. Ambito nazionale e comunitario”, a riprova di quanto
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