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un rinnovato interesse per il dialogo sociale abbia per l’elaborazione di misure e azioni che permet-
avuto inizio già nel 2017, con l’adozione del Pila- tessero di cogliere le opportunità e affrontare le
stro europeo dei diritti sociali, attraverso il quale sfide derivanti dalla trasformazione digitale, hanno
l’UE sostiene la necessità di promuovere il dialogo richiesto alle parti sociali nazionali di implementa-
sociale ai fini dell’elaborazione e dell’attuazione re un processo circolare comune orientato a una
delle politiche economiche, occupazionali e sociali maggiore cooperazione delle diverse parti coinvol-
nel rispetto delle prassi nazionali. te (rappresentanti dei lavoratori e datori di lavoro)
Due anni più tardi, il Consiglio nelle sue con- per far fronte ai cambiamenti del lavoro causati
clusioni intitolate “Il futuro del lavoro: l’Unione dalle tecnologie.
europea promuove la dichiarazione del centenario Anche a livello nazionale si registra una cre-
dell’ILO” interviene chiedendo agli Stati membri e scente rinnovata attenzione verso il dialogo so-
alla Commissione di rafforzare il dialogo sociale in ciale e, in particolare, verso il coinvolgimento e la
tutte le sue forme. partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici nel-
È, poi, durante il periodo di crisi determinato la gestione delle imprese, nelle sue diverse forme
dalla pandemia da Covid-19 che le parti sociali, e ai diversi livelli.
tramite il dialogo sociale, mostrano la loro capaci- La disciplina del coinvolgimento dei lavorato-
tà di contribuire efficacemente alla gestione del- ri e delle lavoratrici in Italia è essenzialmente il
le problematiche occupazionali e lavorative dalla risultato del recepimento della normativa comu-
stessa causate. Al contempo, si registrano le sfide nitaria, improntata al riconoscimento dei diritti di
occupazionali e sociali lanciate dalle transizioni informazione e consultazione dei lavoratori, men-
digitale e verde, alle quali le istituzioni intendono tre sconta la mancata attuazione dell’art. 46 della
rispondere anche attraverso il rafforzamento di un Costituzione, che riconosce ai lavoratori il diritto
dialogo sociale efficace. a collaborare nelle aziende nei modi e nei limiti
A tal fine, si legge nei testi della policy euro-u- previsti dalla legge.
nitaria, appare necessario promuovere la contrat- Una funzione di promozione e garanzia dei di-
tazione collettiva, intervenendo anche sugli aspetti ritti di informazione e consultazione e di forme più
relativi alla rappresentanza, alla copertura, nonché strutturate di coinvolgimento dei lavoratori è as-
all’efficacia degli stessi, e le consultazioni tra parti solta dalla contrattazione collettiva, ai diversi livel-
sociali e istituzioni. Si assiste, così, alla presenta- li, soprattutto in risposta alla trasformazione digi-
zione della proposta di revisione della direttiva che tale. Vale la pena citare l’Accordo interconfederale
disciplina i comitati aziendali europei, all’adozione “Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e
della Raccomandazione del Consiglio sul rafforza- della contrattazione collettiva” siglato da Cgil, Cisl
mento del dialogo sociale, nonché all’adozione di e Uil il 9 marzo del 2018, che ha influenzato la
altri atti normativi che intervengono a disciplinare successiva contrattazione collettiva, soprattutto
alcuni settori specifici del diritto del lavoro euro- nel settore dell’automotive.
peo, ma che riservano spazi anche per la regola- Sul piano legislativo, si segnala la proposta di
zione degli aspetti relativi al dialogo sociale.
legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl
A completare il quadro sovranazionale concor- “La partecipazione al lavoro. Per una governance
re anche il contributo direttamente fornito dalle di impresa partecipata dei lavoratori” nel 2023,
parti sociali a livello europeo, le quali nel 2020, che si propone principalmente di dare attuazione
con l’intento di elaborare un quadro di riferimento all’art. 46 della Costituzione italiana. Coerente-
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