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mo un cambiamento reale dobbiamo partire dalla Thomas Casadei.
formazione e l’Università deve fare la sua parte. Si è condivisa l’importanza di agire con i Centri
Serve poi finanziare maggiormente i centri anti- Antiviolenza presenti nei territori per aprire Spor-
violenza e quelle realtà che già operano sui terri- telli antiviolenza volti a prevenire e contrastare la
tori per sostenere le vittime di molestie e violenze, violenza di genere e anche di estendere l’indagine
perché studentesse e studenti generalmente non sulla popolazione universitaria per meglio indiriz-
riescono ad accedere con semplicità alle informa- zare le azioni, in linea con quanto, peraltro, Uni-
zioni circa le figure che esistono di supporto in more fa in queste settimane con il progetto PRIN
università e fuori. In tanti atenei ancora non esiste coordinato dalla Prof.ssa Laura De Fazio.
la consigliera di fiducia, figura comunque limitata
dal punto di vista delle possibilità di agire. In tante Il ricco confronto delle esperienze degli Organi-
università nei CUG non è prevista la rappresentan- smi di parità universitari, ugualmente iper-solleci-
za studentesca, che invece sarebbe fondamentale tati dalle trasformazioni in atto e dalla necessità di
per definire politiche realmente efficaci. trovare soluzioni adeguate, ha permesso di con-
dividere idee, buone pratiche e obiettivi da rag-
Serve un cambiamento strutturale e concreto giungere, evidenziando l’importanza di valutare gli
per migliorare la situazione e scardinare finalmen- effetti delle politiche adottate, in ottica intersezio-
te la cultura patriarcale e noi, come CNSU, voglia- nale.
mo fare la nostra parte. Per questo bisogna che
tutte le istituzioni si attivino perché sia garantita Certamente il convegno è stata un’occasione
una formazione di base a tutti, anche coloro che arricchente per il nostro ateneo e per il Cug Uni-
non sono sensibilizzati al tema. L’Università deve more, che ha permesso di far conoscere ciò che
recuperare il suo ruolo: non serve formare un la- già si fa nell’ambito della parità di genere e del
voratore se non si forma dapprima un cittadino, contrasto delle discriminazioni, ma anche di attin-
educato alle relazioni, al consenso, alla gestione gere nuovi spunti per azioni future.
dei conflitti.” Il 15 dicembre si sono tenute anche le elezioni
Nella sessione dedicata al tema “Tra parità e del nuovo comitato di Presidenza ed è stata elet-
violenza di genere: le esperienze degli atenei” ta la nuova presidente Ester Cois sociologa del
sono state condivise le azioni poste in essere dagli territorio, Delegata del Rettore dell’Università di
Atenei anche in collaborazione con le associazioni Cagliari per l’Uguaglianza di Genere e Presidente
e gli enti nei territori sottolineando l’importanza del Comitato Unico di Garanzia presso lo stesso
della comunicazione, dell’attivazione di percor- Ateneo dove coordina il primo CEntro INterdisci-
si di discussione e formazione facendo tesoro plinare di ricerche e studi di Genere.
di tutte le esperienze condivise e della presen- Tindara Addabbo, dopo due mandati alla Pre-
za di UN.I.RE - UNiversità In REte contro la sidenza della Conferenza, e il Comitato di Presi-
violenza di genere rete delle università italiane denza uscente hanno espresso soddisfazione per
finalizzata alla diffusione e alla implementazione la Presidente neoeletta e per la composizione del
della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla nuovo comitato composto da: Elisa Attili (Univer-
prevenzione e l’eliminazione della violenza contro sità di Macerata); Angelo Benozzo (Università Val-
le donne e la violenza domestica, rete alla quale le d’Aosta); Irene Biemmi (Università di Firenze);
anche UNIMORE ha aderito attraverso il CRID – Anna Maria Cherubini (UniSalento); Ilia Negri (Uni-
Centro di Ricerca Interdipartimentale su Di- cal); Cristina Rossi (Politecnico di Milano).
scriminazioni e vulnerabilità diretto dal Prof.
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