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fondesse la pandemia e il gruppo di lavoro che neo ha cercato di sopperire mettendo a disposi-
nel frattempo era stato costituito ha dovuto con- zione degli studenti e delle studentesse un miglia-
frontarsi immediatamente con il suo impatto nella io di PC portatili e un migliaio di modem 4G. Ma
modalità stessa di condurre gli incontri avvenuti la connessione non è l’unico aspetto da tenere in
in via telematica e nell’analisi di come all’interno considerazione: la povertà digitale riguarda anche
delle università partecipanti si attuassero misure la disponibilità di spazi universitari attrezzati
volte a contrastarne l’impatto negativo proprio sui che vanno mantenuti e riguarda la competenza
temi al centro dei nostri lavori. del personale docente nello sfruttare le tec-
Le sfide principali che sono emerse sono state : nologie digitali per innovare la propria didattica.
L’emergenza sanitaria ha evidenziato l’urgenza di
1. Mancanza di attività concrete relative a lavorare in queste direzioni per ridurre la povertà
equità e inclusione in molte istituzioni
digitale e aumentare l’inclusione.
2. “Povertà digitale” / inclusione digitale
Infine, la terza sfida è quella della formazione
3. Formazione dei docenti su argomenti re- del personale docente, che si deve occupare sia
lativi a inclusione e equità della conoscenza degli strumenti digitali sia della
Per quanto riguarda la prima sfida, una del- competenza del loro uso.
le difficoltà più rilevanti è quella di tradurre nel Non è infatti sufficiente conoscere come fun-
concreto l’equità e l’inclusione proposte dai piani ziona tecnicamente una piattaforma digitale per
strategici o dai progetti di ricerca; i piani strategi- poterla usare efficacemente per la didattica. Oc-
ci sono sempre lungimiranti, ma richiedono uno corre, innanzitutto, ragionare sui contenuti che i
sforzo non indifferente per essere applicati nella docenti vogliono trasmettere, poi capire quali sono
vita di tutti i giorni. le opportunità che gli strumenti digitali mettono a
Un altro aspetto su cui si è posto l’accento è disposizioni e riuscire a mettere insieme le due
la consapevolezza da parte della componen- cose ponendo attenzione alla inclusività della di-
te studentesca in merito alle politiche nelle dattica.
università sull’inclusione. Quindi si è discusso Le soluzioni emerse a queste sfide sono
di come diffondere le politiche di inclusione per- diverse e a diversi livelli. All’interno del gruppo il
chè possa aumentarne la fruizione e come rende- confronto sul ruolo della formazione e sulle mo-
re le azioni continue attente alle nuove sfide che dalità di diffusione della cultura dell’inclusione e
possono imporre limiti all’inclusività dell’ambiente all’impatto sulla componente studentesca. Sono
di apprendimento. state raccolte e discusse quindi le buone pratiche
Per quanto riguarda la povertà digitale, che è presenti negli atenei ponendo attenzione alle azio-
un ambito specifico in cui attuare l’inclusione, l’I- ni implementabili per rendere più inclusivo l’am-
talia mostra qualche difficoltà, dovuta soprattutto biente universitario rispondendo alle sfide poste
al “digital divide”, cioè una differenza significa- dall’impatto pandemico.
tiva tra chi può accedere a dispositivi, risorse e Parallelamente alla partecipazione al gruppo di
servizi digitali e chi invece risulta escluso, princi- lavoro EUA si è proseguito il lavoro interno all’A-
palmente per motivi legati alla possibilità di con- teneo nella creazione di un gruppo di lavoro sulla
nettersi alla rete Internet e ad una non completa formazione dei docenti alla didattica, che terrà in
alfabetizzazione digitale. considerazione le direzioni delineate.
Con riferimento al digital divide il nostro Ate-
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