Page 34 - focusUnimore_giugno2022
P. 34

Carlo A. Bortolotti, coordinatore del progetto e
                docente presso il Dipartimento di Scienze della
                Vita (DSV), della Prof.ssa Giovanna Zamboni, del
                Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche

                e Neuroscienze (DBMN) e inoltre recente vincitrice
                del prestigiosissimo finanziamento ERC Starting
                Grant, di Roberta Bedin, biologa responsabile del
                laboratorio di Neuroimmunologia dell’Ospedale di
                Baggiovara e tecnica presso il DBMN, e del Prof.
                Fabio Biscarini, anch’esso afferente al DSV.

                  Oltre a tali figure di personale strutturato, il pro-
                getto prevede anche il reclutamento di due figure
                di assegnista di ricerca, che lavoreranno a tempo
                pieno alle ricerche di P-DOT.

                  Il progetto è cominciato solo recentemen-

                te, dal momento che è stato prima necessario
                compiere tutti i passi formali che consentono l’u-
                tilizzo di campioni biologici a fini sperimentali, fra
                cui l’approvazione da parte del Comitato Etico.

                  Insieme alle attività di sviluppo scientifico e tec-
                nologico sono previste anche diverse azioni di
                comunicazione e disseminazione, destinate
                sia alla promozione delle finalità del proget-
                to ad un pubblico di non esperti (grazie alla
                creazione di una pagina web dedicata, attualmen-

                te in fase di finalizzazione, e tramite la parteci-
                pazione ad eventi di public engagement, come
                quelli realizzati durante l’Alzheimer Day) che alla
                presentazione dei risultati scientifici ottenuti alla
                comunità  scientifica  tramite  pubblicazioni  open
                access e presentazioni a conferenze.

                  “Il nostro obiettivo” dice il coordinatore del pro-
                getto Carlo A. Bortolotti “è quello di contribuire
                allo sviluppo di nuovi metodi per l’identificazione
                precoce della malattia di Alzheimer, col fine ultimo

                di facilitarne l’identificazione prima che compaia-
                no i sintomi più gravi della malattia in modo che le
                persone possano usufruire dei farmaci capaci di
                rallentare la progressione della malattia che spe-
                riamo diventino disponibili nel breve futuro.”






                                                           34
   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39