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Nella giornata è stato evidenziato anche l’impe- turali responsabili, con possibili partenariati
gno della Città di Reggio Emilia inerente la educativi tra le comunità, i governi, il settore pri-
valorizzazione della diversità culturale e lin- vato e i vari attori umanitari.
guistica, tanto in ambito educativo (nelle scuole In tal senso, le esperienze culturali, tecniche e in-

di diverso grado), quanto in ambito professionale tellettuali maturate dai rifugiati in varie parti del
(nei luoghi di lavoro). mondo, così come il multilinguismo, possono

La rete di contatti di Unimore ha permesso di con- costituire una risorsa per le comunità locali e, se
frontare esperienze da Australia, Belgio, Francia, riconosciute, rafforzare l’autostima, la fiducia e la
Grecia, Svizzera e Sud Africa, individuando prati- resilienza dei richiedenti/titolari protezione inter-
che ed esperienze che in questi anni hanno lavo- nazionale.
rato per favorire il proseguimento dei percorsi di Il coordinamento scientifico dell’evento è stato re-
istruzione dei richiedenti protezione internazionale alizzato dalla Dott.ssa Rita Bertozzi (DESU), dalla
e una transizione nel mercato del lavoro. Dott.ssa Nicoletta Manzini (Fondazione Mondin-

Una sfida comune evidenziata dai vari contesti e sieme e Dottoranda di Ricerca in Lavoro, Sviluppo
che risulta una delle priorità d’intervento di UNHCR e Innovazione presso la Fondazione Marco Biagi)
per il 2030 è l’aumento dell’inserimento nei e dalla Prof.ssa Eugenia Arvanitis (Università di
percorsi universitari. Patrasso).

Le università giocano un ruolo molto impor-
tante nella costruzione di risposte intercul-

Video di presentazione del direttore del DESU prof. Alberto Melloni

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