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dell’Università degli Studi dell’Aquila, dalla Prof.  identificazione di pazienti portatori di varianti co-
                ssa Ketty Peris dell’Università Cattolica del Sacro   stituzionali a bassa frequenza, permetterebbe l’ot-
                Cuore di Milano e dalla Dott.ssa Elvira Moscarella   timizzazione dei percorsi di laboratorio evitando
                dell’Università degli Studi della Campania “Luigi   così risultati non conclusivi e consentirebbe l’i-
                Vanvitelli”.                                   dentificazione di pazienti e familiari come soggetti
                                                               portatori di una variante genomica clinicamente
                  Se tradizionalmente, la diagnostica molecolare
                dei tumori ereditari era eseguita attraverso il test   rilevante; questi soggetti potrebbero beneficiare di
                di un singolo gene candidato per volta, utilizzando   programmi specifici di prevenzione, screening e
                il sequenziamento del DNA dei soggetti con me-  strategie di riduzione del rischio.
                todica tradizionale, cosiddetta di Sanger, oggi, lo   Lo studio multidisciplinare condotto dal Prof.

                studio mutazionale dei geni responsabili delle sin-  Paolo Magistri è rivolto invece ai pazienti af-
                dromi neoplastiche ereditarie è effettuato median-  fetti da epatocarcinoma (HCC) candidati a
                te un approccio di Next Generation Sequencing.  trapianto di fegato presso il Reparto di Chirurgia
                                                               Oncologica,  Epatobiliopancreatica  e  Trapianti  di
                  Con questo termine ci si riferisce ad un insieme
                di tecnologie che consentono il sequenziamen-  Fegato dell’AOU di Modena, diretto dal Prof. Fa-
                to parallelo di milioni di sequenze di DNA e di n   brizio Di Benedetto.
                decine di soggetti contemporaneamente. Questa    La sua caratteristica principale è rappresen-
                produttività, enormemente superiore al sequen-  tata dall’utilizzo delle tecnologie più innovative
                ziamento tradizionale, ha permesso ai laboratori   nell’ambito della trapiantologia moderna e della
                di abbattere i tempi ed i costi di queste indagi-  ricerca oncologica, con l’obiettivo di studiare il

                ni molecolari. Inoltre, il ruolo fondamentale nella   ruolo della perfusione ex-vivo degli organi desti-
                gestione clinica dei pazienti che i risultati forniti   nati al trapianto di fegato nel prevenire la recidiva
                da questi test genetici hanno assunto, ha guidato   di HCC attraverso un processo di randomizzazione
                l’espansione delle tecnologie e in particolar modo   al momento della donazione dell’organo.
                degli strumenti analitici dei dati di Next Generation   Il progetto ha un disegno a singolo centro, per
                Sequencing. Questo si è tradotto nella produzione   la parte clinica, e multicentrico relativamente alla
                di un numero maggiore di risultati genetici, anche   ricerca di base, che coinvolge l’Università degli

                inattesi, che pone nuove sfide ai laboratori.
                                                               Studi di Salerno (co-P.I. prof. Eduardo Sommella),
                  Lo studio delle varianti a bassa frequenza   ed il Laboratorio di Terapie Cellulari dell’AOU di
                dei geni di predisposizione al cancro per l’i-  Modena, diretto dal Prof. Massimo Dominici, con

                dentificazione del mosaicismo costituzionale, che   la collaborazione della Dott.ssa Valentina Masciale
                ha Principal Investigator la Prof.ssa Elena Tene-  e della Dott.ssa Ilenia Mastrolia.
                dini, con partner la Dott.ssa Lorena Incorvaia,   Le evidenze di letteratura attuali mostrano una
                dell’Università degli Studi di Palermo, nasce pro-  chiara correlazione tra l’infiammazione e la reci-
                prio dall’osservazione di questi risultati rari e ina-  diva del tumore. Pertanto, le macchine da perfu-
                spettati, ma potenzialmente di grande importanza   sione potrebbero aiutare a spezzare la catena di
                per la gestione clinica dei pazienti.
                                                               eventi che sostiene il danno da ischemia-riper-
                  La ricerca, si pone lo scopo di migliorare l’at-  fusione, proteggendo il microambiente epatico
                tuale standard delle routine di analisi costituzio-  e, potenzialmente, traducendosi in una riduzione
                nali in pazienti che sono nel sospetto di sindro-  delle recidive di HCC. L’applicazione delle tecniche

                me neoplastica ereditaria. La corretta e puntuale   di perfusione ipotermica, secondo la letteratura



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