Page 18 - focusUnimore_ottobre2023
P. 18
Una volta caratterizzate le componenti bioattive Il progetto PRIN consentirà quindi di approfondi-
di latte e derivati, si investigherà il destino in vivo re questi studi per comprendere come le isoforme
di BPs ed AGEs introdotti con la dieta ed il ruolo di NF-Y siano in grado di modificare l’espressione
del microbiota intestinale nella loro formazione e dei geni a valle che controllano l’interazione delle
degradazione attraverso un trial nutrizionale su cellule tumorali con il microambiente e conferi-
soggetti sani condotto sotto la supervisione del scono invasività metastatica alle cellule tumorali.
Prof. Antonio Rispo (Università di Napoli Federico Il coinvolgimento del gruppo di Anatomia Pato-
II). logica coordinato dal Prof. Luca Reggiani Bo-
I nuovi meccanismi molecolari alla base netti di Unimore sarà fondamentale per associare
dell’aggressività dei tumori dipendenti dagli l’analisi dei nuovi marcatori molecolari identificati
ormoni rappresentano invece l’ambito di studio alla diagnostica di routine, evitando di sottostima-
del PRIN coordinato dalla Prof.ssa Carol Imbria- re il grado di aggressività del tumore. La collabo-
no, in collaborazione con l’Università degli Studi razione con l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei
di Milano. Tumori “Dino Amadori” - IRST IRCCS permetterà
Gli ormoni sono molecole prodotte nell’organi- di utilizzare gli embrioni di pesce zebra (Zebrafish)
smo che regolano la fisiologia delle cellule e l’atti- per studiare il comportamento delle cellule tumo-
vità di organi specifici, ma possono anche stimo- rali tramite visualizzazione diretta della crescita di
lare la crescita di alcuni tumori, come il tumore tumori e metastasi in un organismo modello ver-
della prostata e della mammella. Questi due tipi di tebrato.
tumore sono tra i più frequenti nel mondo e, nono- Non si discosta da questo ambito di studi quello
stante l’efficacia dei programmi di screening nel- del progetto coordinato dal Prof. Giulio Rastel-
la diagnosi precoce, sono ancora causa di morte li del Dipartimento di Scienze della Vita, al quale
nella popolazione a seguito della formazione di tu- partecipano le Proff.sse Carol Imbriano, Sil-
mori secondari, determinati dalla diffusione delle via Franchini, Claudia Sorbi, Silvia Belluti e
cellule tumorali ad altri organi. La caratterizzazio- il Prof. Luca Pinzi del medesimo Dipartimento,
ne del profilo molecolare dei tumori può migliora- che punta a sviluppare un nuovo candidato far-
re la prognosi e predire la risposta al trattamento, maco per combattere il tumore alla prostata
evitando l’insorgenza di metastasi. metastatico resistente alla castrazione. Si
tratta di una forma di tumore particolarmente ag-
I due team coinvolti nel progetto studieranno
il contributo dei modulatori trascrizionali NF-Y e gressiva per la quale esistono opzioni terapeutiche
SMYD3 nell’aggressività del tumore della prosta- molto limitate.
ta e della mammella. Le due proteine sono infatti L’idea alla base del progetto è quella di con-
coinvolte nella regolazione trascrizionale e epige- cepire molecole con attività “polifarmacologica”,
netica di molteplici vie cellulari che possono par- che vadano cioè a colpire contemporaneamente
tecipare al processo di progressione e metasta- due bersagli biologici (gli enzimi HDAC6 e Hsp90)
tizzazione tumorale. Il team coordinato dalla Prof. molto rilevanti per la progressione del tumore alla
ssa Imbriano ha già dimostrato recentemente che prostata verso forme aggressive e farmaco-re-
i livelli di espressione di NF-Y e delle sue forme sistenti. In questo modo è possibile ottenere un
di splicing alternativo, molecole di mRNA maturo effetto sinergico, che da una parte è in grado di
differenti che derivano dallo stesso gene, sono al- fornire farmaci più potenti rispetto a quelli a sin-
terati nei tessuti di tumore prostatico. golo bersaglio, e dall’altra consente di “aggirare” il
18